Solitamente in occasione del compleanno di TangoDev ci è sempre piaciuto organizzare un piccolo aperitivo con clienti e partner, per celebrare nel nostro piccolo un altro anno dall’inizio della nostra avventura. Ovviamente a causa del Covid sia l’anno scorso che quest’anno abbiamo evitato di organizzare un evento di questo tipo, ma ci tengo comunque a condividere con voi qualche pensiero, qualche spunto per il nostro futuro e qualche cosa che abbiamo imparato in questi ultimi anni.

1 – Leggere, studiare, leggere, studiare, leggere, studiare

Negli ultimi due anni mi sono messo a leggere costantemente libri relativi ai due macro ambiti che mi interessano maggiormente: la creazione di un business di successo e la gestione efficace dei progetti. La maggior parte dei testi must-read di questi settori è solo in inglese, ma non è uno scoglio insuperabile. La quantità di informazioni e di idee che ho acquisito da queste letture è enorme, e non credo che online ci siano contenuti così completi e esaustivi come un bel mattone da 900 pagine. Mi ha molto colpito il fatto che, nonostante il nostro sia un settore che si muove alla velocità della luce, i testi di riferimento risalgono a decine di anni fa, perché la tecnologia avanza velocemente, ma i danni che può fare un PM incompetente sono sempre gli stessi.

2 – Formazione!

Abbiamo sempre partecipato a conferenze e incontri dedicati al mondo degli sviluppatori (che dopotutto è quello che siamo), ci siamo dati però come obiettivo quello di dedicare un po’ di tempo ad acquisire delle competenze in altri ambiti, come la vendita, la gestione dei rapporti con clienti, l’inglese (ad un livello serio), ecc. Approfittando del bando di formazione continua di Regione Lombardia (evitiamo di parlare della procedura burocratica per partecipare al bando, non la augurerei al mio peggior nemico) siamo riusciti ad avere accesso a dei corsi molto interessanti, che ci stanno aiutando ad appianare delle nostre lacune pregresse e a renderci più completi, soprattutto relativamente allo sviluppo delle nostre idee ed i nostri progetti.

Mi ha molto colpito la totale assenza tra i partecipanti di questi corsi di piccole realtà come la nostra, nonostante siamo, secondo me, il target che maggiormente può beneficiare di queste iniziative.

3 – Sei un leone o una cazzo di pecora?

Non sempre i rapporti con i clienti vanno a gonfie vele, fa parte del gioco. Un po’ come nella vita i rapporti nascono, affrontano dei conflitti, si rafforzano oppure si schiantano al suolo.

E’ successo anche a noi, e la causa di tutto è che non ci sentivamo apprezzati, a prescindere dal fattore economico. Questo è uno dei motivi per cui sono più fiero della attività che io e Leo portiamo avanti ogni giorno, perché anche davanti ad un guadagno sicuro, abbiamo preferito mettere al primo posto la nostra soddisfazione e il rispetto che abbiamo per noi stessi e per il nostro lavoro. Dopotutto se basta sventolarti in faccia una banconota per farti mandare giù anche le peggio cose, non sei un leone, sei soltanto una cazzo di pecora.

4 – Abbiamo rischiato di perdere il 30% del nostro fatturato, ma non è andata così

Durante lo scorso anno alcuni dei nostri maggiori clienti hanno “chiuso i rubinetti” a causa della forte incertezza dovuta al Covid. Se negli scorsi anni non ci fossimo dedicati a coltivare tanti altri clienti, che hanno “colmato” il buco, ora staremmo piangendo una perdita di fatturato del 30%. Per le attività come la nostra è facile cadere nella trappola del lasciarsi inghiottire da pochi grandi clienti, che ti garantiscono un’entrata immediata e costante ma che, a conti fatti, monopolizzano il tuo tempo impedendoti di coltivare nuovi clienti e facendoti quindi diventare dipendente da loro. Sin dall’avvio della nostra attività non abbiamo mai, per fortuna, ceduto a questa tentazione. Questo ci ha permesso di mantenere sempre la nostra indipendenza (vedi il punto precedente) e di poter dormire sonni (più o meno) tranquilli anche nei periodi più incerti (più o meno, l’ho già detto?) .

5 – Oggi come 5 anni fa: “Se non ora, quando?”

Non abbiamo mai immaginato TangoDev come una grande Web Agency, di quelle è già pieno il mondo. Il nostro obiettivo è sempre stato sin dall’inizio quello di dare sostentamento alla nostra attività grazie ai progetti realizzati “conto terzi” (terminologia direttamente dal 1870) ma poi di fare “il botto” grazie alla realizzazione dei nostri progetti (come Magic Moment).

Al momento siamo ben lontani dal fare il botto, ma oggi come 5 anni fa, questo ci sembra ancora l’unico modello di crescita compatibile con le nostre ambizioni. 

Alla peggio dopotutto, se il botto non lo faremo mai, potremo comunque dirci che ci abbiamo provato, questo è quello che conta. Avremo sacrificato il nostro tempo, avremo sacrificato le nostre energie ed avremo sacrificato i nostri soldi ma, oggi più che mai, dopo l’anno terribile che tutti abbiamo passato, dopo che abbiamo avuto l’ennesima prova di quando la nostra esistenza sia perennemente appesa ad un filo, mi viene da pormi la stessa domanda che ci ha spinti a dare inizio alla nostra avventura: se non ora, quando? 

Sono sicuro che verrà il tempo in cui le nostre ambizioni saranno meno dirompenti

…e non sentiremo più la necessità di metterci alla prova giorno dopo giorno

…e non passeremo un’ora tutti i giorni a parlare di come migliorare questo o quel progetto

…e non ci chiederemo più: “e se a 60 anni poi rimpiango di non averci provato quando potevo?” 

Ma per ora, per fortuna, quel momento è ancora ben lontano.

Auguri TangoDev!

Photo by Fabrizio Conti on Unsplash